Zonizzazione acustica

Ultimo aggiornamento: 12 settembre 2024, 10:32

L’inquinamento da rumore è una delle cause di malessere ambientale più diffusa ed insidiosa, particolarmente presente in un paese come il nostro ad elevata densità abitativa ed alto sviluppo economico, in cui le esigenze di mobilità ed il livello di motorizzazione sono particolarmente elevati. In passato, pur essendo ben nota la presenza di situazioni di inquinamento acustico negli ambiti cittadini, se ne sono ampiamente trascurati o, quantomeno, sottovalutati gli effetti rispetto ad altre forme di inquinamento, come ad esempio quello chimico. La prima legge organica sul rumore emessa in Italia la Legge quadro 447/95 dà una definizione precisa di inquinamento acustico ambientale: introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle altre attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento di tali ambienti e interferenza con le legittime fruizioni di tali ambienti. Al fine di poter individuare la presenza di situazioni di inquinamento da rumore, il Territorio Comunale viene suddiviso in aree omogenee sotto il profilo acustico secondo la classificazione indicata nella tabella A di cui all’art. 1 del D.P.C.M. 14 novembre 1997, “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”. Pertanto sulla base di tale definizione si ha inquinamento acustico non solo nel caso, particolarmente grave, in cui i livelli sonori sono talmente alti da poter causare danni alla salute, ma anche nei casi, meno gravi ma molto più frequenti, in cui le sorgenti sonore arrechino disturbo agli abitanti nello svolgimento delle varie attività Tra gli effetti principali di disturbo, o comunque di fastidio, provocati dal rumore possiamo citare, l’interferenza con varie attività umane, come ad esempio la comunicazione parlata, il disturbo del sonno e del riposo, l’influenza sull’attenzione, sulla capacità di concentrazione e apprendimento, sul rendimento intellettuale e lavorativo, il disturbo psicologico. Riassumendo, la definizione degli obiettivi di prevenzione, la individuazione delle aree da bonificare e la scelta delle azioni di risanamento, richiedono in primo luogo la suddivisione previsionale del territorio comunale in classi acustiche cui competono differenti valori limite del livello sonoro. Per verificare la presenza di superamento di tali limiti risulterà successivamente necessario effettuare misure fonometriche con campagne di misura opportunamente mirate alla individuazione delle sorgenti responsabili di tale superamento. A questo punto sarà possibile individuare le zone critiche del territorio comunale in cui sarà necessario effettuare interventi di risanamento acustico, prevedendo precise gradualità e priorità di intervento.

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